LA VACANZA IDEALE CON SPAZI APERTI, CIBO SANO, STORIA E CULTURA
Oltre 750 strutture agrituristiche della Sicilia aspettano la riapertura per poter accogliere chi sceglie la vacanza in zone isolate della campagna, in ambienti familiari con un numero contenuto di posti letto e con ampi spazi all’aperto dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza anti coronavirus. Lo rileva Terranostra, l’associazione degli agriturismi Coldiretti in relazione alla richiesta già avanzata dall’organizzazione agricola a livello nazionale della riapertura durante la fase due. Il comparto agrituristico dell’Isola – sottolinea ancora Coldiretti - è tra le attività agricole più duramente colpite dall’emergenza. A pesare, oltre al calo della domanda interna, è il crollo del turismo internazionale con gli stranieri che rappresentano, al livello nazionale, il 59% dei pernottamenti complessivi a cui si sommano le cancellazioni forzate delle cerimonie religiose (cresime, battesimi, comunioni, matrimoni) che si svolgono tradizionalmente in questo periodo dell’anno. In primavera – continua la Coldiretti – si concentrano anche tutte le attività di fattoria didattica che molti agriturismi svolgono per dare la possibilità ai ragazzi di stare all’aria aperta in collaborazione con le scuole, ora chiuse.
Il valore aggiunto degli agriturismi della nostra Regione – conclude Coldiretti Sicilia - è la possibilità di scelta dei luoghi culturali che sono facilmente raggiungibili nonché la prossimità al mare. Vivere una vacanza in un agriturismo soprattutto in questo momento oltre a favorire la rinascita economica è quanto di più salutare si possa pensare.