La scorsa settimana nel porto di Mazara del Vallo (Tp), è arrivata una nave con ettolitri di mosto muto che temiamo si trasformerà in “vino siciliano”.
E’ la denuncia della Coldiretti in riferimento all’importazione sempre più massiccia di mosto che mette a rischio e deprezza la nostra produzione.
“Chiediamo maggiori controlli per conoscere la tracciabilità del prodotto -affermano il presidente e il direttore Alessandro Chiarelli e Giuseppe Campione - anche alla luce di un fatto inquietante riportato dal sito www.cronachedigusto.it secondo cui nei supermercati del Nord si vende un vino siciliano a 0,50 €.
“E’ chiaro che questo vino non solo non può arrivare dall’Isola ma è scandaloso che l’immagine della produzione regionale venga danneggiata da simili offerte che offendono il lavoro di migliaia di imprenditori agricoli del comparto”.
“Nel sito – aggiungono - l’acquisto del vino e l’assaggio viene documentato dal giornalista Roberto Gatti, che testimonia anche la spesa di 90 centesimi per un nero d’ Avola.
“Non possiamo più continuare ad assistere alla contraffazione dei prodotti e della qualità siciliana – aggiungono ancora i vertici regionali della Coldiretti - perché nessuna bottiglia dei nostri viticultori può costare pochi centesimi. I consumatori devono diffidare di offerte speciali.
“E’ paradossale che da una parte la Regione investe milioni di euro nella vendemmia verde che riduce la produzione per aumentare il prezzo e la qualità, e dall’altra si facciano arrivare enormi quantitativi di prodotto che vanificano gli investimenti.
“Per questo - proseguono - chiediamo che le autorità preposte incentivino i controlli per offrire certezze ai consumatori e garanzie alle aziende.
“Poche ore fa nel porto di Ginosa (Taranto) sono stati sequestrati 450 mila litri di mosto muto bianco di dubbia provenienza. Questo – concludono i vertici dell’organizzazione- dimostra come l’Italia sta diventando la meta preferita di importatori senza scrupoli”.
9 Dicembre 2010
Speculazione sul vino siciliano